Vincenzo Rosato
Vincenzo (Enzo) Rosato, classe 1940, è un artigiano, un artista, un designer, un docente. Ha avuto un percorso di formazione raro: dopo le prime esperienze nelle botteghe artigiane da giovanissimo, durante i suoi studi diviene allievo dello scultore Leoncillo con cui collabora alla realizzazione di importanti opere di committenza pubblica e privata.
Dall’artigianato all’arte in un flusso ininterrotto. La definizione del suo “fare” può essere delineata come un costante processo in cui ha portato il mestiere all’arte e l’arte nel mestiere. La sua matrice artigiana ha determinato questa multidisciplinarietà, nel suo lavoro ha sempre considerato il progetto, l’oggetto d’uso, oppure l’oggetto di arte applicata come un oggetto di ricerca. Uno dei grandi pregi del suo “fare” è quello dell’attuare una costante fusione fra ricerca artistica (intesa come arte pura) ed eccellenza artigiana. Estremamente attento alle tecniche e alla ricerca, ha reso attuali processi antichi, applicandoli con sapienza nelle sue opere oppure in progetti collettivi.
Cosa non poco rilevante, ha spesso lavorato in gruppi multidisciplinari per progetti condivisi sia per opere pubbliche che per progetti artistici e di design. Fin dagli anni Sessanta ha costantemente affiancato alla sua attività l’insegnamento; dal 1991 al 2018 alla Scuola dell’Arte della Medaglia dell’IPZS, si è occupato dei corsi di disegno, progettazione tridimensionale e formatura. In questo contesto ha trasmesso con estrema versatilità e senza remore agli allievi e a tutti l’essenza del suo lavoro. Ha realizzato molti progetti e prodotti; muovendosi dalla prototipia di oggetti metallici alla trasmissione di metodi antichi di formatura (sapienza rara ormai) senza trascurare la ricerca formale. Il mestiere per Vincenzo Rosato non è un repertorio di conoscenze ma l’applicazione e la ricerca di nuovi processi e soluzioni.