Mario Pojer

La cantina Pojer e Sandri nasce nel 1975, tra le Dolomiti e le anse dell’Adige. Il risultato attuale è frutto dell’intraprendenza di Fiorentino Sandri, che aveva ereditato un paio di ettari di terreno vitato e Mario Pojer, fresco di diploma alla Scuola di Enologia di San Michele all’Adige.

Enogastronomia Viticoltura

Con la determinazione dei pionieri e la sana sfacciataggine dei giovani, Pojer e Sandri affrontano le sfide di un territorio considerato inospitale per la viticoltura, dando vita a un angolo di paradiso enologico dove l’arte vitivinicola e la natura si fondono in un felice sodalizio. Mario Pojer, forte della sua formazione e competenza enologica, è vulcano da cui prorompenti scaturiscono idee e progetti visionari. Ogni bottiglia è un racconto di uve accarezzate dal soffio rigenerante dell’Ora del Garda, brezza che asciuga i vigneti e conferisce ai vini una freschezza di rara fattura. Con sapienza artigianale Mario Pojer ha saputo introdurre tecniche di vinificazione in grado di esaltare l’essenza stessa dei vitigni autoctoni con cui si è cimentato.

A quelle stesse terre che lo hanno accolto, Pojer ha sempre restituito un rispetto ossequioso: norme rigorose e metodi sostenibili governano la gestione dei vigneti, mantenendo la terra viva e mantenendo al contempo l’ambiente incontaminato. Alla base delle sue convinzioni vi è l’idea di poter costruire una realtà territoriale forte, dando sia a chi coltiva la terra sia a chi ne trasforma i suoi frutti altrettanto valore. Il suo credo parte dalla barbatella e arriva fino al bicchiere, sottolineando l’importanza di un percorso sostenibile che rispetti l’origine e assicuri un futuro alle prossime generazioni. In ogni calice dei suoi vini si ritrova il terroir di quelle Dolomiti che cingono nel loro abbraccio enologico questi eroi della viticoltura di montagna. “Lasciare al caso, non è il caso”, chiosa spesso Pojer. La natura da queste parti detta i ritmi. A questo nuovo Maestro d’Arte e Mestiere l’onore di interpretarli per scrivere ancora tante pagine nel pentagramma enoico di questo mondo. Come nei dipinti di Dürer, impressi a colori vivi sulle etichette Pojer e Sandri: tributo alla natura, all’ingegno umano e a queste terre antiche dove anche i sogni hanno preso vita.

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