Roberto Lucchinetti
Roberto Lucchinetti, nato a Piuro in provincia di Sondrio nel 1961, dopo alcuni anni di lavoro nei cantieri in Svizzera, decide di dar seguito alla sua passione, lavorare la pietra ollare, tipica della Valchiavenna: una pietra di grana fine e di colore grigio tendente al verde, con piccole venature bianche e nere, famosa e ricercata in tutta Europa soprattutto per le olle destinate alla cottura dei cibi e alla loro conservazione.
L’ultimo artigiano che lavorò questa pietra dalle straordinarie proprietà per la cottura naturale dei cibi nella sua valle fu nel 1866: quando chiuse la porta di quella bottega tutto diventò storia, si impolverò ogni ricordo e ogni tecnica si perse. Lucchinetti riportò coraggiosamente in vita la tradizione della cavatura e lavorazione della pietra ollare, iniziando da autodidatta con la scultura di mascheroni, pur non avendo fatto una scuola d’arte e senza maestri: però sapeva cercare e far parlare le pietre. Seguiva l’istinto, le venature come ispirazione, prima di incidere la pietra la sfiorava per sentire la sua natura, senza fretta, lasciandole il compito di guidare la sua mano mentre lo scalpello toglie ed esalta ciò che il tempo e l’acqua hanno iniziato.
Roberto impara l’arte della tornitura a mano utilizzando un vecchio tornio, crea oggetti senza tempo secondo la tradizione ma anche inventando con creatività nuove forme (pentole, recipienti, bistecchiere, bicchieri e vassoi, ciotole, mortai, secchi, vasi e le amate maschere) e partecipa a diversi eventi. Il suo spazio espositivo preferito è la sua antica bottega a Prosto di Piuro, un piccolo edificio sul fiume risalente al 1700, fatta a misura d’artigiano, dove ogni spazio è usato per lavorare e per esporre. L’essenzialità delle forme ne esalta la struttura e valorizza la pietra stessa. Nel corso della sua carriera ha ricevuto vari premi, ma sicuramente quello a cui è più legato è il premio Prima edizione Artigianato in Fiera 1996 per il miglior prodotto esposto. Nel 2016 partecipa alla prima edizione di Doppia Firma, a cura di Fondazione Cologni e
Living, realizzando una collezione di pentole da cucina in pietra ollare con il designer Lorenzo Damiani.
