Gabriele Gorelli
Tra le foglie dei secolari patriarchi verdi di Montalcino, dove le colline toscane si adagiano come velluto sotto l’orizzonte sconfinato, ecco il sorriso gentile di Gabriele Gorelli. Classe 1984, figlio del vino, il cui destino è intrecciato ai filari che lo hanno visto crescere. La sua è una saga di passione e dedizione enoica, respirata fin da bambino con il nonno Giancarlo Gorelli, piccolo produttore di Brunello.
Il nettare degli dei scorre nelle sue vene, alimentando la curiosità che lo porta a esplorare oltre i confini delle colline toscane. Dopo gli studi in lingue, nel 2004 fonda la propria agenzia di design specializzata nella comunicazione visiva del vino. Un blend tra arte della parola e del calice che acquisisce valore nel tempo, proprio come un grande vino d’annata. Nel 2015, co-fonda KH Wines, società di consulenza per strategia e marketing del vino, collaborando con cantine, importatori e ristoratori. Oltre al lavoro, ama la sintonia, corpo e mente viaggiano sui binari di disciplina e rigore che come maratoneta e praticante di Ashtanga Yoga incarna. Questa resilienza lo porta ad affrontare l’ambizioso progetto di entrare nel The Institute of Masters of Wine, la più autorevole ed antica organizzazione dedicata alla promozione dell’eccellenza, dell’interazione e dell’apprendimento della produzione vinicola su scala globale.
Dopo innumerevoli viaggi, degustazioni e studio incessante, nel 2021 conquista il titolo di primo Master of Wine italiano. Oggi, tra solo 417 nel mondo, è parte di un insieme tanto raro quanto prezioso, un trionfo che iscrive l’Italia nel firmamento enologico internazionale. Senza confini, cittadino del mondo ma legato a Montalcino, dove vive con la famiglia. Alfiere del vino italiano e sostenitore dell’educazione al vino, collabora con la Fondazione Banfi ed è ambasciatore per l’Italia ai Golden Vines Awards. Gabriele Gorelli, è un maestro per cui il vino non ha segreti, oggi anche Maestro d’Arte e Mestiere per la categoria Sommellerie.
