Antonio Dei Rossi
Respirare aria di fornace non sarà stata certo una novità in casa Dei Rossi. Nel 1989, il padre Mario, dopo una vita di lavoro in importanti vetrerie muranesi (Aureliano Toso, Salviati, Fucina degli Angeli) a fianco dei migliori maestri, decide di riportare all’attenzione degli ambienti artistici la murrina figurativa, sull’esempio degli insegnamenti di Giacomo Franchini, di Luigi Moretti e di Giuseppe Barovier, maestri vetrai che a queste miniaturizzazioni avevano dato rilevanza tra la metà dell’Ottocento e gli anni Venti del Novecento.
La murrina figurativa, dalla sua nascita, verso la metà dell’Ottocento, è sempre stata un’arte, per la difficoltà tecnica, molto apprezzata ma difficilmente praticata. Nel 1989, Antonio Dei Rossi ha venticinque anni, si è appena laureato con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Venezia e ha da poco cominciato a insegnare progettazione grafica al liceo artistico di Vittorio Veneto. Segue il lavoro del padre in fornasa ogni volta che può, privilegiando la lavorazione delle murrine figurative. Antonio fa tesoro dell’esperienza e delle soluzioni tecniche studiate dal padre. Riprende la tecnica paterna della composizione a freddo (canne sottili accostate fino a comporre il disegno, poi riscaldate e tirate fino a ridurre l’immagine a una spettacolare miniatura e, infine, affettate), perfezionandola ulteriormente nella fase di tempera delle murrine già tagliate.
La murrina diventa veicolo, pretesto, ricerca per nuove creazioni. Antonio Dei Rossi è l’unico artista ancora attivo in questa singolare e antica tecnica, per la quale è considerato uno dei maggiori esponenti, riconosciuto a livello mondiale. È un eclettico che ama sperimentare soluzioni tecniche ed espressive molto diverse tra loro. Antonio Dei Rossi, dividendosi tra Treviso e Burano, è oggi l’ultimo maestro della murrina figurativa. Il suo nome è inserito nella Homo Faber Guide.
