Carlos Tieppo
Di origine italo argentina, classe 1957, già a partire dalla prima giovinezza Carlos Tieppo amava creare e realizzare costumi per occasioni speciali. Oggi è responsabile della Sartoria del Teatro La Fenice di Venezia.
Terminati gli studi classici, intraprende un viaggio di due anni in America Latina, dove ha imparato le tecniche usate da diverse popolazioni nella realizzazione dei loro abiti e i vari metodi tradizionali della loro confezione. Arrivato a Parigi nel 1980 ha iniziato a creare e realizzare costumi per piccole compagnie di danza. Collaborando con il costumista Jean Francois Castain viene introdotto nel meraviglioso mondo del musical, iniziando con le produzioni per le attrazioni del Moulin Rouge e le Folies Bergère, seguendo poi gli spettacoli musicali diretti dal regista Alfredo Aria. Ha lavorato come sarto realizzatore per il teatro Mogador e successivamente per il Théâtre l’Opéra Comique con la direzione di Savarj; fino ad approdare all’Opéra Bastille, il Teatro dell’Opera di Parigi, dove inizia come semplice sarto e diventa Capo Progetto collaborando anche con il costumista Anthony Powell. Un’altra importante parte della sua esperienza riguarda la collaborazione come assistente di Claude Masson negli spettacoli per il teatro San Carlo di Lisbona e per il Teatro la Fenice di Venezia. La sua formazione è soprattutto sul campo, sostenuta da una fantasia, una passione e un talento infaticabili.
Il suo percorso, “in quella casa meravigliosa che è l’Opera Bastille”, si interrompe quando il Teatro La Fenice gli propone di occupare il posto di capo della Sartoria del Teatro. Sempre con l’appoggio della direzione artistica è stato il fondatore dell’Atelier del Teatro e ha cominciato a realizzare costumi di grande successo per le produzioni interne, facendo il giro del mondo. Il maestro Carlos ha anche collaborato per due anni come docente alla Magistrale di Scienze e Tecniche del Teatro dell’Università IUAV di Venezia nel corso di costume, accanto al professor Gabriele Mayer. “Una cosa da segnalare è la mia tecnica di creazione per i costumi. Ogni costume prima di realizzarlo in grande lo creo in piccola dimensione, cosa che permette sia a me che al regista di vedere già il personaggio. Io non disegno il costume, lo realizzo direttamente su un piccolo manichino. Preferisco sempre questa tecnica, anche se molto lenta, che dà grande soddisfazione e allo stesso tempo è utile per la realizzazione perché si può vedere l’abito nella sua interezza”, osserva il maestro, orgoglioso dei suoi celebri piccoli gioielli, veri capolavori sartoriali.