Gian Maria Casella

Gian Maria Casella, bresciano classe 1940, si innamora dell’arte fin da subito: inizia a restaurare dipinti a soli quattordici anni, dopo aver studiato presso i padri filippini della città. Il suo apprendistato comincia nel laboratorio di restauro di Gianbattista Bertelli, dove  matura esperienze dirette sui dipinti, e approfondisce le conoscenze tecniche/operative di intervento, conseguendo l’abilitazione professionale.

Restauro e Conservazione

Nel 1961 apre la sua attività. Un’esperienza ormai cinquantennale che lo ha portato a collaborare con le principali Soprintendenze italiane e con importanti musei, dalla Pinacoteca di Brera alla Venaria Reale, dalla Galleria Sabauda alla Pinacoteca di Alessandria. In questi anni grazie alla sua perizia e competenza ha compiuto interventi su opere di Ceruti, il “Polittico Averoldi” di Tiziano, Raffaello e Caravaggio. Il suo studio, in centro città, ha visto il passaggio di grandi personalità della storia dell’arte, da Longhi a Testori, da Ballarin a Mina Gregori, grazie ai quali il Maestro ha potuto approfondire le sue conoscenze e la capacità di approcciarsi in modo critico e analitico alle opere d’arte.

 

Gian Maria Casella si avvale delle più moderne tecnologie, dalla chimica e dalla diagnostica, ma sempre con uno sguardo privilegiato all’esperienza diretta, sedimentata nei decenni, che gli ha permesso di conoscere a fondo i materiali e le tecniche esecutive, oltre a riconoscere le tipologie di degrado e le più idonee metodiche per intervenire, nel rispetto dell’originalità materica ed espressiva dell’opera. Grazie al patrimonio esperienziale, alla perizia e alla provata competenza, il tribunale di Brescia nomina il Maestro perito ufficiale per i processi più delicati. Una passione e una sapienza che non si fermano mai: infatti Gian Maria Casella, 80 anni, tuttora continua il suo lavoro con dedizione e amore per preservare la bellezza.

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