Lucio Bubacco

La lavorazione del vetro a lume, presente in Laguna sin dal Rinascimento, grazie a Lucio Bubacco ha superato usi e concezioni tradizionali per raffigurare “l’impossibile”: la figura umana in movimento. Nelle opere dell’artista e maestro vetraio muranese, figlio d’arte (e di mestiere), il flusso di azioni ed emozioni riprodotte in figure ispirate alla cultura classica e alla mitologia continuano la narrazione contemporanea di un immaginario viaggio.

Vetro / Cristallo

Lucio cresce nel mito del padre Severino, maestro vetraio la cui storia somiglia a una fiaba, triste nell’infanzia, radiosa nella maturità, quando il maestro si afferma con grande successo negli Stati Uniti. Severino Bubacco viaggia per il mondo per ben quarantun anni, tornando però sempre, periodicamente, a Murano, in famiglia. Lucio, lo straordinario protagonista della rinascita contemporanea del vetro a lume nell’isola lagunare, deve a questa figura paterna ormai quasi leggendaria la sua dedizione al vetro. Quattordicenne, per tre anni ha lavorato senza sosta in una grande vetreria realizzando migliaia di piccole sculture che dovevano essere eseguite in un certo modo e alla perfezione. Una volta acquisita la mano perfetta, decide, a diciassette anni, di aprire la sua attività, scegliendo di dedicarsi esclusivamente alla tecnica solitaria del vetro a lume. La sua opera è all’insegna di una creatività prolifica e multiforme, con un’incredibile vena fantastica e riferimenti letterari potenti.

Il mondo letterario che affascina Lucio Bubacco è infatti un mondo pagano, pre-monoteista, pre-ebraico, pre-cristiano, pre-islamico: si tratta di cultura egizia, greca, ellenistica e romana, senza trascurare le incursioni nell’universo cattolico di Dante Alighieri e nella tradizione veneziana della Commedia dell’Arte. Crea figure umane in movimento, più vive della realtà. Il suo lavoro, unico e immediatamente riconoscibile, si situa tra la perfezione anatomica della scultura greca e le raffinatezze stilistiche dell'architettura gotica veneziana, la tensione e la plasticità dei suoi motivi si collocano in un contesto di surrealismo narrativo che riflette una sensibilità assolutamente originale e affascinante. Grande tecnica e ispirazione fantastica distinguono questo grande maestro del vetro, che non assomiglia a nessuno.

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