Claudio Villa

Claudio Villa nasce a Lomazzo (Como) nel 1959. Dopo aver conseguito il diploma al liceo artistico, frequenta lo studio di Franco Bignotti, fumettista conosciuto per aver disegnato Mister No, Zagor, Martin Mystère.

Illustrazione / Fumetto

Qui, grazie alla premurosa guida del suo maestro, impara e affina la tecnica del fumetto: nel 1982 approda alla Sergio Bonelli Editore e viene aggiunto allo staff di Martin Mystère. Dopo quattro episodi viene notato subito per il suo tratto preciso, definito e profondamente realistico, perfetto per disegnare il personaggio più famoso della casa editrice milanese: Tex. Nel 1986 gli viene affidato lo studio dell'immagine di due nuovi personaggi della Bonelli, divenuti icone nel panorama fumettistico italiano: Dylan Dog (su testi di Tiziano Sclavi), di cui diventa il copertinista ufficiale fino al numero 41, e Nick Raider (su testi di Claudio Nizzi). Nel 1994 lavora sulle copertine di Tex, per l'edizione brasiliana, ristampate in Italia come allegato alla collana “Tex Nuova Ristampa”, fino al numero 428. Nel 1996, realizza (sceneggiatura e disegni) con Claudio Baglioni il fumetto “Le vie dei colori”, ispirato dall'omonima canzone del cantautore romano il cui protagonista è Dylan Dog.

Nel 2006, su testi di Tito Faraci, illustra una storia con protagonisti supereroi della Marvel Comics, prodotta direttamente dall'italiana Panini Comics: “Devil/Capitan America: Doppia Morte”. Nel 2018, partecipa ai "manifesti social" Ferrari con una illustrazione dedicata al GP di Monza. Nel 2019, completa una storia speciale di Tex di grande formato, “Tex l’inesorabile”, che viene presentata in varie edizioni per la libreria e l’edicola. Il talento e la competenza di Claudio Villa sono premiati con numerosi riconoscimenti nel 1993 e nel 2007 vince il premio A.N.A.F.I. come miglior disegnatore; nel 1995, il premio della giuria "per aver saputo, nell'ereditare dal maestro Galep le copertine di Tex, mantenerle nel classico alveo della tradizione figurativa western, rivitalizzandone però i parametri in modo da renderle al tempo stesso moderne”. Nel 2010, riceve il Romics d’oro conferitogli in occasione dell'omonima rassegna fumettistica.

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