Alessandra Polleggioni

Alessandra Polleggioni è nata e cresciuta in Umbria a Porano, nella provincia di Terni, dove fin da bambina ha iniziato a fare piccoli lavori all’uncinetto, dimostrando una particolare e precoce disposizione per il filet. Un giorno la zia Velia Polleggioni, maestra merlettaia, le disse: “Se sai lavorare così all’uncinetto vieni da me che ti insegno il merletto di Orvieto”... 

Merletti / Ricami

Così da lei Alessandra ha imparato fin da giovanissima, a soli 14 anni, tutti i segreti di quest’arte antica. La zia e maestra l’ha sempre stimolata a migliorare il suo talento e la sua tecnica attraverso l’esperienza e la formazione. 

Nel 1994, si diploma all’Istituto d’Arte di Orvieto. Il percorso di studi l’ha molto aiutata a sviluppare l’autonomia e la padronanza nella lavorazione del merletto, il costante esercizio le ha consentito di acquisire e perfezionare una serie di abilità e competenze.

Ha dimostrato subito una grande capacità e fantasia dedicandosi alla creazione di disegni e alla loro traduzione in merletto per tovaglie, lenzuola, corredi, abiti da sposa. Tra l’altro il suo, capolavoro unico nel suo genere, di cui ha disegnato i soggetti dell’ornato prendendo ispirazione dai particolari della facciata del Duomo di Orvieto: due anni e mezzo di lavoro!

Col passare degli anni la sua produzione ha sempre dato vita a piccole meraviglie, sia per i disegni, di rara delicatezza e poesia, sia per i manufatti, gioielli di maestria esecutiva, dando un’interpretazione personale alla complessa e raffinatissima tecnica del merletto di Orvieto. Nel 2017 collabora ha collaborato con Marie Treinor (importante merlettaia irlandese), alla realizzazione di un’opera straordinaria che unisce la tecnica di Orvieto con quella del merletto d’Irlanda.

  

Alessandra Polleggioni ama profondamente il suo mestiere, e lo insegna per tramandarne l’arte e la tecnica sopraffina: ha presentato insieme a Maria Vittoria Ovidi Pazzaglia la tecnica del merletto orvietano alla Summer International School di Clones (Irlanda) ad allieve provenienti da tutta Europa.

Con la Scuola di Bolsena Ricama, dove è docente da diversi anni, è entrata a far parte del progetto UNESCO per il riconoscimento del merletto italiano tra i Beni Immateriali dell’Umanità.

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