Francesco Raimondi

Decoratore per vocazione, nato a Vietri sul Mare (Salerno) nel 1959, si è formato nelle principali «faenzere» vietresi, lavorando al fianco di grandi maestri dai quali apprende i molti segreti di quest’antica arte. Dal 1981 al 1991 lavora da Nando, un piccolo laboratorio sulla costiera amalfitana, diventando padrone del mestiere e manifestando il suo talento.

Nel 1992 viene assunto da Raffaele Pinto, proprietario della omonima secolare faenzera, dove incontra Giovannino Carrano, considerato il più grande decoratore che Vietri abbia mai avuto, e ne rimane folgorato.

Con la scomparsa di Carrano, diventa il punto di riferimento nella faenzera per tutte le questioni attinenti alla decorazione. Nel 1999 lascia la manifattura di Pinto e inizia una collaborazione con la Cear di Bruno Siani. Contemporaneamente apre un suo laboratorio: è questa l’occasione per poter operare con maggiore libertà manifestando appieno il suo estro creativo e la sua grande maestria tecnica.

Determinante è l’incontro con Manuel Cargaleiro, grande artista portoghese, con il quale intraprende un «viaggio senza ritorno», come ama definirlo, che lo porterà ad allontanarsi dalla ceramica tradizionale e dalle sue rivisitazioni. Crea dunque uno stile ricco di citazioni colte e realizzato con una infinità di variabili; le sue nuove creazioni sono subito molto apprezzate da architetti, designer, collezionisti, ma anche da turisti e appassionati attratti dalla novità.

Il suo laboratorio, L’Archetto, è diventato un punto di riferimento per molti cultori della ceramica.

Esposizioni e docenze

  • 1999
    Svolge attività formativa come docente presso il consorzio Art di Avigliano (Potenza).
    Le sue opere sono esposte in molti grandi musei di tutto il mondo e in numerose collezioni private tra cui Museo della ceramica Flicam di Fu Ping in Cina, Museo dell’azulejos di Lisbona, Museo della ceramica di Nabeul in Tunisia, Museo internazionale delle ceramiche in Faenza.