Graziella Guidotti

Graziella Guidotti, nata a Firenze nel 1936, è una importante storica della cultura tessile in Italia, ha lavorato al recupero e alla classificazione dei tessuti popolari e dei prodotti tessili in Italia ed è tra i maggiori conoscitori della storia, delle tecniche e del valore culturale dei tessuti.

Tessile

Grazie a lei è stato in parte ricostruito un patrimonio dell’arte tessile italiana, un’area di enorme varietà e ricchezza. La sua formazione è avvenuta all’insegna di questa ricerca. Nel 1953 sì è diplomata in Arti pittoriche, presso l’Istituto Statale d’Arte di Siena e nel 1955 in Arte tessile, presso l’Istituto Statale d’Arte di Firenze. Dal 1978 al 1993 ha frequentato i corsi di specializzazione tessile organizzati per Textilia da Luciana Gianello, a Vicenza, e organizzati dall’Associazione Arti Tessili a Tarcento (Udine). Nel 1989 ad Aubusson, in Francia, ha seguito un corso di specializzazione sulla progettazione e la lavorazione dell’arazzo a basso liccio. 

Lavora assiduamente nel suo studio di Firenze, passando dall’insegnamento alla sperimentazione di prototipi tessili, alla pittura su seta e su lana. Il suo sapere unito alla ricerca storiografica del patrimonio tessile italiano e delle nuove frontiere nell’evoluzione tessile, la vede protagonista e nome di spicco in consulenze per mostre, convegni e seminari di respiro internazionale. Graziella afferma che: “l’emozione e l’ammirazione per le opere del passato sempre più spesso portano a interpretazioni personali con i mezzi espressivi propri dell’arte della tessitura, e stimolano ad approfondire le conoscenze tessili dell’epoca esaminata. Conoscenze, quelle relative agli intrecci tessili, che sono fonte inesauribile per ogni tipo di interpretazione ed elaborazione creativa, sia artistica che artigianale e che, inoltre, permettono di dare uno specifico contributo alla comprensione della cultura materiale delle popolazioni che ci hanno preceduto e lasciato in eredità, insieme alle opere le loro conquiste estetiche, tecniche e merceologiche”.

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