Piergiorgio Giorilli

Una delle sfide più grandi per un artigiano del gusto sta nel riuscire a plasmare la diversità della materia secondo le proprie tecniche, arrivando a quella che molti definiscono una codifica. 

Enogastronomia Arte Bianca

Tra le branche della gastronomia, quella dove l’impronta umana si trasmette in maniera più diretta all’ingrediente è forse proprio il mondo del pane. Piergiorgio Giorilli a 14 anni ha già le mani in pasta nel forno di famiglia e in 50 anni di attività, e in altri 20 passati a trasmettere il cosiddetto “metodo Giorilli”, ha potuto incarnare perfettamente la vera concezione di insegnamento: lasciare un segno nelle future generazioni di professionisti panificatori. Una carriera costellata di successi internazionali, con sempre al suo fianco l’inseparabile moglie Fausta Consonni. Questo professionista dell’arte bianca segue anche le principali competizioni internazionali del settore conseguendo nel 1994 la medaglia d’argento alla Coppa del Mondo di Panificazione, che finalmente nel 2002 potrà sollevare dal gradino più alto del podio come allenatore della squadra di giovani fuoriclasse che oggi guidano la panificazione italiana, come Ezio Marinato e Simone Rodolfi.

Non pago di successi e progetti, nel 1996 fonda la sezione italiana del prestigioso Richemont Club, l’organizzazione internazionale che sostiene l’attività dei suoi soci ai vertici nel settore della panificazione e della pasticceria, di cui dal 2005 al 2009 diverrà Presidente Internazionale, ricoprendo attualmente la carica di Presidente Onorario. Giorilli diviene anche interprete e ambasciatore dell’arte bianca italiana in Francia, grazie alla sua presidenza di giuria in occasione del Mondial du Pain a Lione e la nomina a socio dell’illustre Associazione Francese degli Ambasciatori del Pane, divenendo successivamente responsabile della divisione italiana. Arriva il coronamento istituzionale prima con la nomina a Cavaliere della Repubblica Italiana e successivamente con quella a Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica. Non può mancare ora il titolo di Maestro d’Arte e Mestiere.

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