Massimo Micheluzzi
Massimo Micheluzzi nasce a Venezia nel 1957, studia Storia dell’Arte all’Università Ca’ Foscari di Venezia con Giuseppe Mazzariol, lavora poi per anni nella galleria antiquaria del padre.
Il primo incontro con il mondo del vetro nasce frequentando da giovanissimo la famiglia Venini, ed è proprio lì che stabilisce il primo stretto contatto con la materia vetro in qualità di giovane fotografo verso la fine degli anni ’70. Gli viene affidato allora l’incarico della schedatura fotografica della produzione aziendale: un’esperienza straordinaria che poi nel tempo si rivelerà più che preziosa. Poi alcune importanti collaborazioni con vari prestigiosi vetrai lo spingono a cercare l’esperienza diretta della lavorazione in fornace. Seguendo prima un lungo e appassionato apprendistato, arriva a progettare e a iniziare un percorso personale, affiancando il maestro vetraio e intervenendo direttamente sia nella fase preparatoria sia nella fase finale di ogni suo lavoro.
Il suo studio è a Venezia, dove esegue a “freddo” la finitura delle superfici molate, suo tocco d’artista. Dalla ventennale collaborazione col Maestro Andrea Zilio e la fornace Anfora sono nati i suoi migliori lavori, alcuni dei quali esposti in varie collezioni pubbliche e private e in musei internazionali come il Museo del Vetro di Murano, il Musée Des Arts Décoratifs de Paris, The Corning Museum of Glass e The Metropolitan Museum of Art di New York, il Wheaton Arts and Cultural Center a Millville, The Museum of Fine Arts a Houston, Villa Necchi Campiglio a Milano, il Centre de Musique Française a Venezia... Nel 2019 Massimo Micheluzzi riceve il premio Glass in Venice. La sua più recente partecipazione a una mostra è a “Vitrea. Vetro italiano contemporaneo d’autore” in Triennale Milano, curata dal gallerista Jean Blanchaert nel 2021, in collaborazione con Fondazione Cologni.