Mirta Morigi

Mirta Morigi, nata a Faenza nel 1951, frequenta l’Istituto d’Arte G. Ballardini e apre, nel 1973, la sua bottega ceramica. Collabora da sempre con artisti e designer, rivendicando una sua forte autonomia espressiva. La ceramica di Mirta Morigi è un manufatto ad alto contenuto comunicativo, è pop al punto giusto, caratterizzata da un linguaggio inconfondibile.

Le nuove sperimentazioni degli ultimi anni sono confluite nel suo attuale linguaggio, forte e potente, dai cromatismi accesi, provocanti e propri della maiolica, ma senza mai rinunciare a una sua tipica “leggerezza” e ironia concettuale. Per le composizioni scultoree Mirta si ispira a un bestiario naturalistico particolare, con predilezione per rettili e anfibi che spuntano dal bordo di una ciotola o di un vaso ammiccando: questa tipologia l’ha accompagnata negli ultimi vent’anni e l’ha portata in giro per il mondo, dall’Australia all’India e alla Cina, fino alla Corea e al Giappone, condividendo esperienze con ceramisti e studenti. Molte delle sue opere sono in collezioni pubbliche e private in giro per il mondo. È membro dell’Accademia Internazionale della Ceramica di Ginevra dal 2011.

Dagli anni ‘90 viene sovente invitata in città e luoghi della ceramica a condurre workshop e letture sul proprio lavoro e su Faenza, suo luogo natale. Nel 2021 una sua opera è esposta a “Fittile. Artigianato artistico italiano nella Ceramica contemporanea”, a cura di Ugo la Pietra, in collaborazione con Fondazione Cologni, presso la Triennale di Milano. Il gesto breve, intenso, sicuro, quell’intuitivo “parlare con le mani” di Mirta Morigi ha il sapore di un rituale che da secoli si celebra nelle botteghe di Faenza e che rende la cultura del fare ceramica un’esperienza totalizzante.
 

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