Carlo Suino

Carlo Suino nasce a Torino nel 1963, quinta generazione di ombrellai in città. “Ognuna ha fatto la sua parte e ha imparato, faticato, migliorato, inventato e tramandato qualcosa che ha lasciato un segno e che io ho raccolto:

Mestieri d’Arte Rari e Curiosi

già a due anni mi addormentavo nei ritagli di stoffa in laboratorio e respiravo gli odori degli appretti, dei mordenti, della celluloide, della seta, delle essenze di legno di acero, di acacia, di ginestra, del bamboo, della malacca; ricordi olfattivi, i più profondi... dopo qualche anno giocavo curioso in mezzo ai bocia (ragazzi di bottega), guardando tutti tagliare, infilare, curvare, cucire... perché come diceva nonno Carlo quando gli chiedevo di insegnarmi qualcosa, ‘il mestiere non si insegna, lo si ruba guardando’. Così a dodici anni ho montato il mio primo fusto, a tredici cucivo le fodere alla macchina Adler, a quindici montavo gli ombrelloni.

Cresciuto, ho deciso di studiare qualcosa di utile e mi sono diplomato in chimica tintoria per affrontare gli ombrelli non solo con la passione ma anche con nuove competenze. Dopo un periodo dedicato agli ombrelloni, nei primi anni ’90 ho deciso che gli ombrelli erano più affascinanti e meritavano di essere rivalutati quindi, in un modo che mi è caratteristico, li ho portati controcorrente. Ombrelli sempre più ricercati contro ombrelli sempre più dozzinali. Creazioni sempre più uniche e sartoriali contro produzioni sempre più veloci e seriali, ombrelli tramandabili da nonno a nipote contro ombrelli che vivono tre piogge”. L’accuratezza del taglio, la scelta dei particolari, la precisione nella realizzazione portano a impiegare fino a dodici ore per realizzare un singolo ombrello. Ogni ombrello racchiude l’esperienza e le competenze accumulate in quasi 130 anni di arte ombrellaia.

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