Giovanni Nicola

Giovanni Nicola nasce a Venezia nel 1968. Entra appena dodicenne in fornace come garzone presso la vetreria di Giulio Ferro a Murano in Sacca Serenella. Negli anni Ottanta lavora con il padre Carlo come serventino nella “piazza” del grande Maestro Mario Badioli. La svolta arriva con l’ingresso nella fornace di Archimede Seguso.

Vetro / Cristallo

Qui affianca il celebre Maestro restando a stretto contatto con lui fino alla sua morte, negli anni novanta, e realizzando i suoi pezzi più importanti. Grazie a lui e al fratello Angelo Seguso apprende tutte le tecniche del soffiato e anche la scultura, ereditando a soli 22 anni lo “scagno” di Maestro, lo sgabello dove si siede il maestro vetraio mentre lavora il vetro: per il maestro è l’attestato di riconoscimento della sua bravura e da quel momento è il capo della “piazza”, la squadra di cinque addetti su cui si basa l’organizzazione del lavoro in fornace. Dal 2015 entra a far parte dello staff della Scuola del Vetro Abate Zanetti come maestro principale. Attualmente collabora con la Vetreria Estevan Rossetto 1950, realizzando preziosi oggetti soffiati e sculture. Giovanni Nicola racconta: “Io ho iniziato da piccolo.

Mio padre non voleva, è un lavoro pesante. Ha visto che avevo passione e capacità e dopo aver lavorato con lui, già maestro, mi ha mandato dal grande Archimede Seguso. Mi disse che per crescere dovevo andare dai grandi. E lì ho imparato tantissimo, soprattutto il rispetto per il vetro. Se non lo rispetti non sai lavorarlo e non riesci a tirare fuori la forma che lui contiene. Una volta andavi in fornace spesso per fame. Ora i ragazzi possono scegliere. Non sono costretti a rimanere davanti al forno per portare a casa un pezzo di pane. Quindi si ferma chi ha veramente passione”.

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